Per tutto il 2021, ristrutturare la propria casa conviene. È possibile aumentare la classe energetica della propria abitazione sostituendo i vecchi infissi con quelli nuovi, più efficienti e performanti.
Con la nuova Legge di Bilancio 2021 sono state infatti prorogate le detrazioni fiscali dell’ecobonus introdotte nel 2020 dal Decreto Rilancio per chi decida di ristrutturare casa.
L’ecobonus 2021 è costituito da una serie di detrazioni fiscali che il contribuente può sfruttare sugli interventi strutturali di riqualificazione energetica o di messa in sicurezza antisismica degli edifici esistenti.
Il bonus del quale parliamo riguarda le spese sostenute dal 1°luglio 2020 al 30 giugno 2022.
I soggetti beneficiari come persone fisiche, condomini ed enti del terzo settore hanno la possibilità di:
- Sfruttare direttamente l’agevolazione in dichiarazione dei redditi, ripartendo il bonus in cinque rate annuali di pari importo;
- Ottenere uno sconto dall’impresa che effettua i lavori dell’importo massimo del 100% del prezzo finale;
- Cedere il credito di imposta ad istituti bancari o finanziari o ai fornitori.
Le regole per l’ottenimento della detrazione fiscale
La detrazione IRPEF legata all’Ecobonus spetta al soggetto che effettua il pagamento della fattura mediante bonifico o mediante finanziamento. Questo soggetto deve essere titolare un diritto reale.
Il soggetto possessore o acquirente, può beneficiare interamente dell’agevolazione, purché sia colui che sostenga la spesa e che sia intestatario delle fatture. Se la spesa per i lavori è sostenuta da più soggetti, dovranno essere indicati nome, cognome e codice fiscale delle persone interessate alla detrazione fiscale.
Per gli interventi invece, realizzati sulle parti comuni condominiali, è necessario indicare il codice fiscale del condominio e quello dell’amministratore o di altro condominio, che effettui il pagamento.
Come sfruttare l’ecobonus 2021?
Il contribuente invece dell’utilizzo diretto della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi ha la possibilità di scegliere un’opzione diversa tra le seguenti:
- Ottenere uno sconto sul corrispettivo dovuto da parte dell’impresa che esegue i lavori;
- Cedere il credito di imposta ad altri soggetti, inclusi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari con facoltà di successive cessioni.